Fondi rischi e fondi spese future

I fondi rischi e i fondi spese future devono essere inseriti in bilancio se durante l’esercizio sono occorsi fatti di gestione che potranno generare, in futuro, costi certi o probabili.

Ampliamo questa definizione, e vediamo nel dettaglio cosa sono, perché esistono e a cosa servono questi fondi.

Perché esistono i fondi rischi e i fondi spese future?

I principi di competenza e di prudenza impongono che tali componenti negativi di reddito siano accolti nel conto economico dell’esercizio in cui i fatti si verificano, senza attendere la loro effettiva manifestazione.

In altre parole, se un impresa sta vivendo una situazione che nel futuro porterà a costi certi o anche solo probabili (come negli esempi presenti nel paragrafo successivo), per i principi sopra citati, deve iscrivere questi costi già nell’esercizio attuale, a prescindere dal fatto che questi verranno effettivamente pagati solo successivamente.

Alcuni esempi di fondi rischi e fondi spese future

Un esempio potrebbe essere un contenzioso in tribunale, del quale si attenda la delibera.

Oppure ancora la garanzia sui prodotti data dall’impresa. L’impresa deve prevedere che una parte dei prodotti sarà difettosa, o potrà dare dei problemi, e per questo deve scrivere in bilancio i fondi rischi e in fondi spese future in ottemperanza ai principi di competenza e di prudenza sopra citati.

Un ulteriore esempio può essere quello di manutenzioni future programmate da parte dell’impresa (in questo caso, data la certezza della manutenzione programmata, si tratta di fondi spese future).

Caratteristiche dei fondi rischi e dei fondi spese future

Tali rilevazioni sono effettuate con accantonamenti ad appositi fondi, destinati a coprire perdite o debiti aventi le seguenti caratteristiche:

  • natura determinata: cioè riferita a rischi o eventi specifici e individuabili (non a rischi generici);
  • esistenza certa o probabile;
  • ammontare o data di sopravvenienza indeterminabili a fine esercizio.

La diversa combinazione degli elementi sopra citati ci permette di distinguere tra:

  • fondi oneri futuri: natura determinata, esistenza certa, ammontare e/o data indeterminati (esempio: fondo garanzia prodotti).
  • fondi rischi(passività potenziali): natura determinata, esistenza probabile, ma NON certa (esempio, fondo per contenziosi in corso, fondo per cause civili).

Possiamo sintetizzare in un modo visivamente più semplice le differenze tra i due, nella seguente tabella:

EsistenzaDataImporto
Fondi RischiProbabileIndeterminabileIndeterminabile
Fondi Oneri FuturiCertaIndeterminabileIndeterminabile
Differenze tra fondi rischi e fondi oneri futuri

Definizioni dell’OIC (Organismo Italiano di Contabilità)

È utile conoscere le definizioni puntuali che l’OIC da dei fondi rischi e dei fondi spese (o oneri)future.

In particolare l’OIC definisce:

I fondi per rischi e oneri rappresentano passività di natura determinata, certe o probabili, con data di sopravvenienza o ammontare indeterminati.

I fondi per rischi rappresentano passività di natura determinata ed esistenza probabile, i cui valori
sono stimati. Si tratta, quindi, di passività potenziali connesse a situazioni già esistenti alla data di
bilancio, ma caratterizzate da uno stato d’incertezza il cui esito dipende dal verificarsi o meno di
uno o più eventi in futuro.

I fondi per oneri rappresentano passività di natura determinata ed esistenza certa, stimate
nell’importo o nella data di sopravvenienza, connesse a obbligazioni già assunte alla data di
bilancio, ma che avranno manifestazione numeraria negli esercizi successivi.

Trovate queste definizioni insieme a tutte le informazioni sulla stima e l’iscrizione a bilancio dei fondi rischi e fondi spese future, nel documento dedicato dall’OIC all’argomento, che potete trovare al seguente link:

OIC – Fondo per rischi e oneri e trattamento di fine rapporto

Fondi rischi e fondi spese future e discrezionalità

Appare evidente che il processo di stima dei rischi e degli oneri futuri è soggetto a una qualche forma di discrezionalità.

La valutazione delle potenzialità di rischio e perdita può presentare livelli diversi d’incertezza e
gradi diversi di difficoltà nella misurazione della stima degli accantonamenti ai fondi.

Per questi motivi, le diverse metodologie utilizzate per la stima di un accantonamento al fondo sono applicate comunque nel rispetto dei postulati del bilancio ed in particolare nel rispetto dei requisiti della imparzialità, oggettività e verificabilità.

Per approfondire ulteriormente l’argomento, si può fare riferimento al già citato documento dell’OIC sull’argomento.

Alcune note sui fondi rischi e spese future

Differenza rispetto ai debiti

Appare evidente la differenza rispetto ai debiti, che hanno esistenza certa e ammontare determinato.

Differenza rispetto alle riserve

Nota 2: fondi rischi e oneri e riserve sono due cose diverse. I fondi sono costituiti con accantonamenti effettuati in sede di costruzione del bilancio per le finalità indicate precedentemente.

Mentre le riserve sono parti del patrimonio netto aziendale costituite tramite destinazione del reddito di esercizio.

Fondi rischi, fondi spese future e disponibilità liquide

Nota 3: i fondi non trovano contropartita in disponibilità liquide per far fronte a determinati eventi. Si tratta semplicemente di strumenti contabili, usati per la corretta determinazione del reddito di esercizio, che consentono di rilevare i costi in un momento precedente, rispetto al loro effettivo sostenimento monetario, nel rispetto dei più volte citati principi di prudenza e di competenza.

Quindi, in altre parole, non è necessario che quando si effettuano le scritture contabili dei fondi ci sia un corrispondente versamento nella cassa o nella banca dell’impresa, per le somme iscritte.
I fondi servono soltanto come strumenti contabili per determinare il reddito di esercizio correttamente, rispettando i principi contabili citati, e diminuendo la discrezionalità.

Scritture contabili su fondi rischi e fondi spese future

Come gestire contabilmente le scritture relative a questi fondi? Facciamo alcuni esempi, per comprendere meglio il funzionamento contabile di questi strumenti.

Esempio 1 – Accantonamento al fondo per manutenzioni programmate

Il fondo per manutenzioni programmate, avendo esistenza certa (non probabile)è un fondo oneri futuri.

Ipotizziamo che un’azienda nell’anno 2020 programmi una manutenzione degli impianti da effettuarsi nel 2023 per un ammontare di 40.000 €.
Si tratta di un costo che viene ripartito in parti uguali, in quattro esercizi
Inizierà dunque già nel 2020 ad effettuare gli accantonamenti al fondo.

Anno 2020 [31/12]

È il primo anno in cui si effettua l’accantonamento al fondo, quindi avremo

Conto economico

DareAvere
Accantonamento
f.do manutenzioni programmate
10.000,00 €

Stato patrimoniale

DareAvere
Fondo
Manutenzioni Programmate
10.000,00 €

Anno 2021 [31/12]

È il secondo anno in cui si effettua l’accantonamento, quindi in dare ci sono sempre i 10.000 € accantonti annualmente. Il fondo, invece, ha adesso una consistenza di 20.000 € (accantonati in 2 anni)

Conto economico

DareAvere
Accantonamento
f.do manutenzioni programmate
10.000,00 €

Stato patrimoniale

DareAvere
Fondo
Manutenzioni Programmate
20.000,00 €

Anno 2022 [31/12]

È il terzo anno in cui si effettua l’accantonamento, quindi abbiamo 30.000 € nel fondo, e i 10.000 di quota di accantonamento annuale.

Conto economico

DareAvere
Accantonamento
f.do manutenzioni programmate
10.000,00 €

Stato patrimoniale

DareAvere
Fondo
Manutenzioni Programmate
30.000,00 €

Anno 2023 [03/05]

Ipotizziamo che il 3 maggio si effettui la manutenzione programmata, per un importo complessivo di 44.000 € + IVA al 22% (nel 2020 avevamo ipotizzato l’importo di 40.000, ma avevamo sbagliato). Si faranno in questo caso le seguenti scritture (teniamo conto del fatto che abbiamo già accantonato 30.000 € per la manutenzione programmata.

DAREAVERE
F.do Manutenzioni Programmate [30.000 €]
Manutenzioni e riparazioni [14.000 €]
IVA NS credito [9.680 €]
Debiti VS fornitori [53.680 €]

Dunque in dare abbiamo il fondo accumulato, la differenza spesa (14.000 €) e l’IVA al 22%.
In avere, abbiamo i 44.000 € dovuti per la riparazione, più IVA, per un totale di 53.680 €.

NOTA: In questo esempio, il fondo accumulato non bastava a coprire l’intera spesa per il quale era stato istituito.

Potrebbe capicare anche il caso inverso, in cui il fondo è superiore all’ammontare speso. In questo caso, l’eliminazione del fondo eccedente viene “chiusa” come componente positivo di reddito (“sopravvenienze attive”).

Domande e risposte sui fondi rischi e sui fondi spese future

Perché esistono i fondi rischi e i fondi oneri futuri?

I fondi rischi e i fondi oneri futuri sono strumenti contabili, che servono a garantire il rispetto dei principi contabili di prudenza e di competenza economica.

Quando si iscrivono in bilancio fondi rischi e fondi oneri futuri, deve esserci la corrispondente liquidità in cassa?

No. Come si è detto, questi fondi sono strumenti contabili, utilizzati per rispettare requisiti della imparzialità, oggettività e verificabilità del bilancio.
Non è necessario che ci sia una liquidità corrispondente.

Infografica su fondi rischi e fondi oneri futuri

Fondi rischi e fondi oneri futuri: infografica.
© vincenzoasaro.it

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