Il sistema dei prezzi spiegato in modo breve e semplice

Cos’è il sistema dei prezzi? Chi stabilisce, in un libero mercato, quanto debbano costare i beni e i servizi?

Immaginiamo di entrare in un supermercato, e vedere tutti i prodotti disponibili negli scaffali: frutti esotici, salumi provenienti da tutte le parti del mondo, salse e condimenti prodotti in paesi lontanissimi da noi.

Affinché quei prodotti siano su quegli scaffali, quotidianamente, è necessario il lavoro di migliaia, se non di milioni di persone.

Vi sembra che stia esagerando?

Pensiamoci un attimo.

Quei prodotti sono stati messi sugli scaffali dal personale del supermercato, e a loro volta sono arrivati al supermercato attraverso un corriere.

Il corriere guidava un camion, che è stato prodotto da un’impresa, magari di un altro paese.

Per costruire il camion è stato necessario dell’acciaio e altri materiali, che sono stati estratti da persone che vivono in stati diversi, lontani tra loro.

È stato necessario estrarre anche il petrolio per produrre la benzina, che a sua volta è stata raffinata, trasportata e distribuita attraverso le pompe di benzina.

Sistema dei prezzi - Immagine

Per illuminare il supermercato è necessaria l’energia elettrica, prodotta in una centrale, e per riscaldarlo è necessaria altra energia.

Quando il cassiere fa lo scontrino, lo batte su un registratore di cassa prodotto da un’altra azienda, e potremmo andare avanti ancora per molto.


Ciò che ci interessa notare è che tutte queste persone che hanno contribuito a farci avere i prodotto pronti sullo scaffale, non si conoscono tra loro.

Parlano lingue diverse, credono in divinità diverse, hanno diversi colori della pelle, mangiano in modo diverso, e forse se si conoscessero proverebbero antipatia l’uno per l’altro.

Quando compriamo qualsiasi bene o servizio, non sappiamo se a produrlo sia stato un cinese, una persona di colore, un uomo o una donna. Non sappiamo niente di tutto ciò. Sappiamo soltanto che moltissime persone si sono mosse per farcelo avere.

Come fanno tutte queste persone a cooperare?

Proprio grazie al sistema dei prezzi.

La mano invisibile: ciascun agente economico opera nel proprio interesse

Ognuna delle persone che contribuisce a far si che noi tutti abbiamo tutti i beni e servizi attualmente disponibili non lavora per ambire alla santità, né per farci un favore.

Ciascuno opera nel proprio interesse personale.

Il cassiere del supermercato è lì per guadagnare uno stipendio, il contadino che ha coltivato le arance che troviamo al supermercato, lo ha fatto per trarne un profitto, e così via.

Ogni agente economico opera nel proprio interesse, e così facendo, si riesce a raggiungere uno scopo comune.

Gli agenti economici sono come guidati da una mano invisibile.

Non ci sono parole migliori per spiegare questo concetto, di quelle di Adam Smith:

Non é dalla generosità del macellaio, del birraio o del fornaio che noi possiamo sperare di ottenere il nostro pranzo, ma dalla valutazione che essi fanno dei propri interessi.

Il sistema dei prezzi fa sì che le persone si coordinino, senza alcuna direzione centrale.


Chi guida la mano invisibile? E qual è la sua utilità?

Chi è che guida la mano invisibile?

Chi sceglie quanti e quali prodotti si debbano vendere, e a quale prezzo?

Di solito, nessuno. In un libero mercato, i singoli scelgono cosa comprare e cosa vendere liberamente, e il prezzo viene determinato dal mercato.

Questa è (o dovrebbe essere)la regola, anche se negli ultimi anni lo Stato ha iniziato a intervenire nell’economia con frequenza sempre maggiore.

La libertà di scelta e di iniziativa degli individui, fa sì che si produca il valore massimo possibile con le risorse limitate che ci sono a disposizione. Questo è uno dei benefici del sistema dei prezzi.

Chi ha inventato il sistema dei prezzi?

Il sistema dei prezzi è nato spontaneamente, molto prima che l’economia fosse considerata una “scienza“.

Così come le lingue (che non sono inventate da nessuno), il sistema dei prezzi è nato spontaneamente, da un accordo tra soggetti desiderosi di scambiarsi beni e servizi.

Non c’è nessuno pianificatore centrale che decide, ad esempio, che oggi le chewing gum debbano costare un dato prezzo.

Il sistema dei prezzi e la trasmissione delle informazioni

Il sistema dei prezzi, tra le altre cose, trasmette informazioni.

Ipotizziamo che, per una ragione a noi sconosciuta, la richiesta di pneumatici aumenti (ad esempio, perché in un grande paese sono state create delle infrastrutture tali da provocare un aumento nella domanda di auto).

I venditori di componenti per auto si accorgeranno che la richiesta di pneumatici è aumentata.

Ordineranno più pneumatici.

Il produttore di pneumatici, ordinerà più gomma dai propri fornitori.

Il fornitore di gomma si accorgerà dell’aumento della richiesta, e si organizzerà per produrne di più.

Per indurre i fornitori ad aumentare la produzione di gomma, gli acquirenti devono offrire un prezzo maggiore per la gomma.

Il produttore di gomma, ha notato l’aumento delle richieste della gomma, probabilmente senza sapere niente delle infrastrutture create in un paese remoto. L’informazione che qualcuno sta chiedendo più gomma gli è arrivata semplicemente attraverso il meccanismo dei prezzi.

Il sistema dei prezzi trasmette soltanto le informazioni importanti e soltanto alle persone che devono conoscerle

Il produttore di gomma, come abbiamo detto, non deve sapere che la richiesta di gomma serve a produrre pneumatici, né deve sapere che in qualche paese qualcuno ha creato tante autostrade incrementando la richiesta di auto.

Tutto quello che deve sapere, e che gli interessa sapere, è che qualcuno per qualche ragione è disposto a pagare la gomma di più.

Il sistema dei prezzi: i segnali di prezzo

Il sistema dei prezzi fa si che queste informazioni vengano veicolate automaticamente.

Le interferenze sul sistema dei prezzi

Qualsiasi cosa che limiti la libera formazione dei prezzi interferisce con la trasmissione delle informazioni.

Se, per prendere ancora l’esempio precedente, il governo impone un tetto al prezzo dei pneumatici, allora i venditori di pneumatici dovranno limitare il loro costo di acquisto o il volume acquistato, e i produttori di gomma non avranno mai il segnale che qualcuno sta chiedendo più gomma.

Quindi non assumeranno più lavoratori per produrla, e non si doteranno di macchine con maggiore produttività per far fronte all’amumento della richiesta.

Le minacce al sistema dei prezzi

Nonostante l’importanza di un mercato libero, e della libera formazione dei prezzi (con i relativi segnali di prezzo), molti governi in giro per il mondo, soprattutto nei paesi avanzati, attentano al sistema dei prezzi con imposizioni dei prezzi, tariffe, dazi all’importazione, e così via.

Il socialismo e il sistema dei prezzi

Le risorse che il mondo ha a disposizione sono limitate.

In che modo si possono utilizzare al meglio, per soddisfare il maggior numero di bisogni possibili?

Ci sono due modi principali, in linea di massima, per decidere come allocare le risorse:

  • Un pianificatore centrale, che decide quanto e come si debba produrre di ciascun bene e sevizio. Questa impostazione è tipica dei paesi socialisti.
  • L’economia di mercato e il sistema dei prezzi

Le informazioni sono tante, sono disperse, e nessuno al mondo è capace di prendere scelte che massimizzano il benessere di tutti sulla base di quelle informazioni.

Inoltre, in un’economia socialista, in cui un pianificatore centrale sceglie per il bene di tutti, mancano gli incentivi.

La cosa è già stata provata in Russia, in Cambogia, in Cina, a Cuba.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche se alcuni nostalgici sembrano non volerli guardare.

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