Il costo opportunità. Quanto costa non far niente?

Il costo opportunità è il costo del miglior impiego alternativo delle risorse.


Proviamo a spiegarci meglio.

Stare seduti ad osservre un tramonto è gratuito.
Oppure no?

Se ragioniamo da economisti, anche stare seduti a guardare un tramonto ha un costo, il costo opportunità, del quale parliamo in questa pagina.

Si può anche definire in un altro modo, ossia come i beni/servizi a cui un individuo rinuncia effettuando una scelta (tra tante scelte alternative).

In fondo alla pagina troverai anche un brevissimo test per verificare la tua comprensione dell’argomento!

Il costo opportunità: definizione

Il costo opportunità rappresenta il miglior impiego alternativo di una risorsa.

Prima di vedere un paio definizioni che vengono date del corso opportunità, facciamo subito un esempio:

Ipotizziamo che voi abbiate un locale di proprietà, e decidiate di aprire un negozio.
Ovviamente in contabilità non ci sarà nessun costo di affitto del locale (perché è vostro).
Tuttavia, lo stesso locale potrebbe essere dato in affitto, al canone mensile di mercato.
Facciamo finta che per un locale di quelle dimensioni, in quella zona, il prezzo mensile sia di 1.000 €.
In questo caso, il costo opportunità è esattamente 1.000 € ed è questo che bisogna prendere in considerazione dal punto di vista della microeconomia.

Ovviamente in contabilità non ci sarà nessun costo di affitto del locale (perché è vostro).

Vediamo alcune definizioni che solitamente vengono date del costo opportunità.

Sono tutte simili, perché descrivono lo stesso concetto, ma può essere utile leggerle tutte per comprendere al meglio il costo-opportunità.

Definizione # 1

«Tutte le decisioni economiche prese da un soggetto hanno un costo. La corretta misura del costo di una scelta è il suo costo opportunità, cioè ciò a cui si rinuncia quando si opera tale scelta.»

Da “Principi di Economia” – M. Lieberman, R. Hall – Apogeo Education – 2005

Dunque un soggetto può scegliere se prendersi un giorno libero, oppure lavorare.
Se prende un giorno libero, ovviamente non paga niente (non c’è un’uscita monetaria). Tuttavia incorre in un costo (che è il mancato guadagno derivante da un giorno lavorativo in meno).
Questo mancato guadagno è esattamente il costo opportunità.


Definizione # 2

«Il costo economico, o costo opportunità, è il valore del miglior impiego alternativo di una risorsa. Esso comprende sia i costi espliciti sia i costi impliciti.»

Da “Microeconomia” – J. M. Perloff – Apogeo Education – 2009

Come abbiamo già detto nel post riguardante i costi, quando parliamo di costi espliciti ci riferiamo a quei costi che comportano un esborso monetario diretto.
Mentre i costi impliciti sono quei costi che non comportano un’uscita monetaria.

Ad esempio, il proprietario di un’impresa che lavora a titolo gratuito non comporta per l’impresa un esborso monetario, dunque non c’è alcun costo esplicito.
Tuttavia il tempo lavorativo del proprietario rappresenta un costo implicito.

Costo opportunità: costi espliciti + costi impliciti

Differenza tra costo contabile e costo opportunità

Appare evidente che quello che i contabili considerano come costo, è diverso dal concetto di costo cui gli economisti fanno riferimento.

Costo contabile: Costi espliciti (costi che hanno determinato un esborso monetario) e utilizzo del capitale.

Costo opportunità: Costi espliciti + Costi impliciti

Esempi di costo opportunità

Infine riportiamo alcuni esempi di costo opportunità per fissare al meglio il concetto.

Un’impresa che preleva le materie prime dal magazzino

Se l’impresa compra una materia prima (un input)e la usa subito nel processo produttivo, il costo della materia prima è il prezzo pagato per acquistarla.

Se invece l’impresa non usa subito la materia prima, ma la preleva dal magazzino successivamente, il costo potrebbe essere diverso (dal punto di vista economico).

Intendiamoci, in contabilità il costo è sempre uguale, ed è il costo di acquisto.

Qui stiamo osservando il costo dal punto di vista economico.

Il costo, in questo caso, sarebbe il prezzo che quella stessa materia prima avrebbe se l’impresa la vendesse sul mercato anziché usarla nel processo produttivo.

Se il prezzo di mercato di quella materia prima oggi è più alto, allora il miglior impiego alternativo della risorsa sarebbe vendere la materia prima piuttosto che usarla nel processo produttivo.

Non esistono pasti gratuiti

Questa è una frase molto famosa in economia, formulata da Milton Friedman.

Il vostro fidanzato/fidanzata vi inviti a pranzo.

Voi non dovrete quindi pagare. Dal punto di vista dei costi espliciti, per voi il pasto è gratuito.

Tuttavia, da economisti, dovreste calcolare cosa avreste potuto fare in quell’ora spesa al ristorante. Avreste potuto leggere, lavorare, fare sport ecc…
La migliore alternativa tra tutte quelle possibili è il costo del pasto gratuito.

Il costo del tempo libero

Prendiamo in considerazione due persone: Ciro che fa il pizzaiolo e guadagna 50 € al giorno, e Ferruccio che lavora come avvocato presso un importante studio legale di Milano, e guadagna in media 300 € al giorno.

Il tempo libero di Ciro e di Ferruccio hanno un costo diverso.

Ciro perde 50 € prendendosi una giornata libera.
Quindi il costo opportunità del giorno libero di Ciro è di 50 €.

Ferruccio invece perde 300 € se rimane a casa per una giornata, quindi il costo opportunità del suo giorno libero è molto più alto. È di 300 €.

Il costo dell’università

Giovanni è uno studente di economia fuori sede presso l’Università degli Studi di Milano.

I suoi costi espliciti annuali sono:
– Alloggio: 6.000 € (500 € al mese)
– Vitto: 3.600 € (10 € al giorno)
– Trasporti: 400 € (abbonamento annuale)
– Tasse universitarie: 4.000 €
– Altre spese: 2.000 €

In totale Giovanni spende 16.000 € all’anno per frequentare l’università.

Un economista, però, non prenderebbe in considerazione soltanto questi costi (che sono i costi espliciti), ma anche i costi impliciti.

Un diplomato dell’età di Giovanni guadagna in media 10.000 € all’anno per il primo lavoro.
Giovanni avrebbe potuto rinunciare all’università e lavorare percependo uno stipendio annuo di 10.000 €.

Dunque il costo economico in realtà è dato da 16.000 € (costi espliciti) più 10.000 € (costi impliciti) = 26.000 €

Domande e risposte sul costo opportunità

Cos’è il costo opportunità?

Rappresenta il miglior impiego alternativo di una risorsa.
Esistono diverse definizioni equivalenti. Le più frequenti sono indicate nel primo paragrafo del post.

Il costo opportunità è uguale al costo contabile?

No!
Il costo contabile include soltanto i costi espliciti.
Il costo economico (o opportunità)invece include sia i costi espliciti che i costi impliciti.

Test sul costo opportunità

Questo breve test sul costo opportunità è composto da 5 domande! I risultati ti verranno mostrati subito dopo averlo completato!

Una volta completato il test ti verrà chiesto di inserire un nickname e un’email (non comporta nessuna iscrizione! Serve solo per ricevere l’email di riepilogo!).
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