Il surplus del consumatore

Il surplus del consumatore è la differenza (positiva)tra il prezzo che i soggetti sono disposti a pagare per un determinato e il prezzo che effettivamente pagano.

In questo post arriveremo passo per passo a capire appieno il concetto.

Per questo è opportuno leggere con calma e soffermarsi su ciascuna parte per qualche minuto. Così facendo vi assicuro che comprenderete l’argomento alla fine della lettura.

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Iniziamo con l’introdurre il concetto di “Prezzo di riserva“.

Il prezzo di riserva

Ciascun consumatore è disposto a pagare un determinato prezzo per un bene.

Il prezzo che il consumatore è disposto a pagare per un bene è detto “prezzo di riserva“.

È possibile che testi diversi lo chiamino diversamente, ma il concetto rimane uguale.
Facciamo un esempio per chiarire cosa sia il prezzo di riserva.

Ad esempio, un consumatore (chiamiamolo Piero)è disposto a comprare un cono gelato al prezzo di 5€.
5€ è il prezzo di riserva del cono gelato per Piero.

Questo “prezzo di riserva” non è esternalizzato da Piero; significa semplicemente che Piero, date le sue preferenze, sarebbe disposto a pagare fino a 5€ per un cono gelato. Se costasse di più, per lui sarebbe troppo. Se il prezzo è di 5€ o meno, Piero comprerà il gelato.

Nel grafico seguente vediamo il prezzo di riserva di un ipotetico consumatore rappresentato nell’asse del prezzo.
Tutti i punti che si trovano al di sopra del prezzo di riserva sono prezzi troppo alti per questo specifico consumatore.
Invece quelli al di sotto del prezzo di riserva sono quelli compatibili con le preferenze di questo consumatore.

Il prezzo di riserva

Notiamo che il prezzo di riserva rappresentato nel grafico si riferisce ad un consumatore ipotetico.

Ovviamente ci saranno consumatori risposti a pagare di più (quindi il loro prezzo di riserva sarà più alto sull’asse del prezzo)e consumatori disposti a pagare di meno (quindi il loro prezzo di riserva sarà più in basso sull’asse del prezzo).

Riprendiamo l’esempio precedente per chiarire ulteriormente:

Per esempio, ci possono essere consumatori come Piero disposti a pagare più di 5 € per un cono gelato, e consumatori ai quali il gelato piace poco, i quali saranno disposti a pagare al massimo 1 €, oppure 0,50 €, oppure ancora 0,0000001 € (quei consumatori ai quali il gelato non piace per niente).

SURPLUS DEL CONSUMATORE

Il prezzo di mercato

Il prezzo di mercato è dato dall’incontro tra la domanda e l’offerta.

Ipotizziamo che il prezzo di mercato sia inferiore al prezzo di riserva di un consumatore ipotetico.
Questo significa che il consumatore è diposto a pagare una cerca cifra, e in realtà pagherà meno di quanto era disposto a pagare.

Differenza tra prezzo di riserva e prezzo di mercato

Nel grafico sovrastante, la porzione dell’asse del prezzo evidenziata in verde è la differenza tra il prezzo di riserva e il prezzo di mercato.

È ovvio che la differenza può essere positiva, oppure negativa (prezzo di riserva inferiore al prezzo di mercato). Se il prezzo di riserva è inferiore al prezzo di mercato, quei consumatori semplicemente non compreranno il bene, perché non sono disposti a pagare il prezzo di mercato, date le loro preferenze.

Prezzo di riserva MAGGIORE o UGUALE al prezzo di mercato

Il consumatore acquisterà il bene

Prezzo di riserva MINORE del prezzo di mercato

Il consumatore NON acquisterà il bene

Riprendiamo l’esempio di Piero per comprendere meglio:

Tornando all’esempio di Piero, che era disposto a pagare 5 € per il cono gelato (prezzo di riserva), se il prezzo di mercato dei coni gelato fosse 3 €, la differenza sarebbe di 2 €.

Il surplus del consumatore

Fino ad ora abbiamo visto cosa sia il prezzo di riserva.

Abbiamo visto che se il prezzo di riserva è superiore (o uguale) al prezzo di mercato, il consumatore acquisterà.
Viceversa, se il prezzo di riserva è inferiore al prezzo di mercato, il consumatore non effettuerà l’acquisto.

Quindi il surplus di ciascun consumatore che effettua l’acquisto è rappresentato dall’area compresa tra il prezzo di riserva del consumatore, il prezzo di mercato, e la curva di domanda.

SURPLUS DEL CONSUMATORE = AREA TRA PREZZO DI RISERVA || PREZZO DI MERCATO || CURVA DI DOMANDA

Osserviamolo meglio nel grafico seguente:

Area di differenza tra prezzo di riserva e prezzo di mercato

L’area rappresentata in verde è il surplus del consumatore.

Tutti i consumatori che erano disposti a pagare il prezzo di riserva indicato nel grafico hanno risparmiato la differenza tra quanto sono disposti a pagare (prezzo di riserva)e quanto hanno effettivamente pagato (prezzo di mercato).

Tornando all’esempio di Piero, sappiamo che era disposto a pagare 5 € per il cono gelato, ma l’ha comprato con soli 3 €. Dunque il surplus del consumatore Piero è stato di 2 €, per il numero di coni gelato che ha comprato (se avesse consumato 3 coni gelato, ad esempio, il surplus sarebbe stato di 6 €).

L’area di surplus del consumatore

Come abbiamo già visto, ci sono consumatori che sono disposti a pagare di più per il bene (il loro prezzo di riserva è più alto).
Questi consumatori dunque “risparmiano” di più pagando il prezzo di mercato (maggiore è il prezzo di riserva del consumatore rispetto al prezzo di mercato, maggiore sarà il suo “risparmio”).

I prezzi di riserva di tutti i consumatori di un mercato sono dati dalla curva di domanda.

La somma dei surplus di tutti i singoli consumatori in un mercato è data dall’area compresa tra: la curva di domanda, l’asse delle ordinate (del prezzo)e il prezzo di mercato.

Area totale di surplus del consumatore

L’area di surplus e la curva di offerta

Sappiamo che il prezzo di mercato è determinato dall’incontro tra la domanda e l’offerta, quindi inseriamo nel grafico precedente la curva di offerta che ha determinato quello specifico prezzo di mercato.

Surplus del consumatore e curva di offerta

L’area di surplus del consumatore è l’area compresa tra:

  • la curva di domanda
  • il livello del prezzo di mercato
  • l’asse dei prezzi (asse delle ordinate)

Come si calcola l’area di surplus del consumatore?

Il calcolo dell’area di surplus del consumatore consiste nel calcolo dell’area di un triangolo (quando il surplus del consumatore è dato da un triangolo.

Abbiamo parlato nello specifico del calcolo del surplus del consumatore sia in un post che in un video dedicati all’argomento, che potete visitare cliccando sui pulsanti qui sotto:

Surplus del consumatore e spostamento della curva di offerta

Cosa succede al surplus del consumatore se la curva di offerta si sposta?

Come sappiamo uno spostamento della curva di offerta fa variare il prezzo di equilibrio (cioè il prezzo di mercato).

Di conseguenza, se il prezzo di mercato cambia, anche i surplus cambieranno.

Riprendiamo l’esempio che abbiamo usato precedentemente per comprendere meglio:

Torniamo nuovamente a Piero, che era disposto a pagare fino a 5€ per un cono gelato.
Nell’esempio pagava 3 €, quindi aveva un surplus di 2 €.

Se anziché pagare 3 € avesse pagato 1 € il surplus sarebbe stato maggiore (in particolare 4 €).
Mentre, se il prezzo di mercato fosse stato di 5,10 € Piero non avrebbe proprio acquistato il gelato.

Questo ci fa capire che quando cambia il prezzo di mercato, il surplus può cambiare, oppure può non esserci del tutto, perché alcuni consumatori possono andare ‘fuori dal mercato‘ perché il prezzo di mercato è superiore al loro prezzo di riserva.

Spostamento della curva di offerta verso l’alto

Se la curva di offerta si sposta verso l’alto avremo un prezzo di equilibrio maggiore (indicato nel grafico sottostante con p*2), e quindi molti consumatori, che prima compravano perché avevano un prezzo di riserva maggiore o uguale al prezzo di mercato precedente (p*1)adesso non comprano più.

Surplus del consumatore e spostamento della curva di offerta verso l'alto

La differenza (evidenziata nel grafico in verde)è stata “persa”. Tutte quelle transazioni adesso non si effettueranno più, perché la curva di offerta si è spostata (da S1 ad S2)e di conseguenza il prezzo di mercato è aumentato (da p*1 a p*2).
*Per completezza, una parte viene “recuperata” dal surplus del produttore, ma non è il momento di parlarne!

L’area evidenziata in arancione è il nuovo surplus del consumatore, dopo lo spostamento della curva di offerta verso l’alto.

Spostamento della curva di offerta verso il basso

Se la curva di offerta si sposta verso il basso, il prezzo di mercato (cioè il prezzo di equilibrio)scende [lo abbiamo visto qui].

Quindi i consumatori che prima non compravano perché avevano un prezzo di riserva inferiore a quello di mercato adesso comprano, e alcuni di essi avranno un surplus.

Surplus del consumatore e spostamento della curva d'offerta verso il basso

Per fare un esempio pratico, prendiamo l’esempio di un altro consumatore, Fabio.
Fabio ha un prezzo di riserva delle patatine Pringles di 2 € a tubo. Per il momento non le compra, perché il prezzo è di 3 € a tubo.

Ad un certo punto succede qualcosa che fa spostare la curva di offerta delle patatine Pringles verso il basso (ad esempio viene introdotta un’innovazione che fa costare molto meno produrre le patatine).
Adesso le patatine Pringles costano 1 € a tubo.

Fabio inizierà a comprarle, e in più avrà un surplus di 1 € a tubo (prezzo di riserva di 2 € – prezzo di mercato di 1 €).

Surplus del consumatore e spostamento della curva di domanda

Così come la curva di offerta, anche la curva di domanda si può spostare per vari motivi.

Gli effetti di uno spostamento della curva di domanda sono analoghi a quelli dello spostamento della curva di offerta.
Cambierà il prezzo di equilibrio, e dunque cambieranno anche i surplus.

Dato che abbiamo già visto il concetto con lo spostamento della curva di offerta, qui ci soffermeremo soltanto brevemente su cosa accade al surplus del consumatore quando si sposta la curva di domanda con dei grafici.

Spostamento della curva di domanda verso l’alto

Surplus del consumatore iniziale
Surplus del consumatore iniziale. L’offerta è S, la domanda è D1 Il prezzo di equilibrio è P1*.
Surplus del consumatore dopo lo spostamento della curva di domanda verso l'alto
La curva di domanda si è spostata verso l’alto (da D1 a D2), determinando un nuovo prezzo di equilibrio (p2*)
Il nuovo surplus del consumatore è evidenziato in giallo.

Spostamento della curva di domanda verso il basso

Surplus del consumatore iniziale
Surplus del consumatore iniziale. L’offerta è S, la domanda è D1 Il prezzo di equilibrio è P1*.
Surplus del consumatore quando la domanda si sposta verso il basso
La curva di domanda si è spostata verso il basso (da D1 a D2), determinando un nuovo prezzo di equilibrio (p2*)
Il nuovo surplus del consumatore è evidenziato in giallo.

Note molto importanti

Ci sono alcune note che bisogna aggiungere per completezza, anche se possono sembrare superficiali:

  • Il surplus del consumatore NON è sempre un triangolo
    Negli esempi che abbiamo visto è sempre rappresentato da un triangolo, ma ci sono casi in cui la forma può cambiare. È opportuno tenerlo a mente.
  • Il surplus del consumatore può cambiare a seguito di provvedimenti delle Amministrazioni Pubbliche (come dei dazi, delle quote massime di vendita, dei prezzi minimi o massimi imposti).
  • La misura delle variazioni del surplus del consumatore dipende anche dall’elasticità della domanda.

Infografica sul surplus del consumatore

Infografica sul surplus del consumatore

Video sul surplus del consumatore

Domande e risposte

Cos’è il surplus del consumatore?

Concettualmente il surplus del consumatore è la differenza tra quanto il consumatore sarebbe disposto a spendere per un dato bene (prezzo di riserva), e quanto effettivamente spende.Differenza tra prezzo di riserva e prezzo di mercato

Come si rappresenta graficamente il surplus del consumatore?

Graficamente il surplus del consumatore è rappresentato dall’area delimitata da: la curva di domanda, l’asse del prezzo (ordinate)e il livello del prezzo.Surplus del consumatore e curva di offerta

Uno spostamento delle curve di domanda e di offerta fa cambiare il surplus del consumatore?

Sì! Uno spostamento della curva di domanda, o della curva di offerta determina un cambiamento dell’area che definisce il surplus del consumatore.
Quando una delle due curve si sposta, ci sarà un nuovo prezzo di equilibrio del mercato, e quindi un nuovo surplus.

Gli interventi delle amministrazioni pubbliche possono influire sul surplus del consumatore?

Sì! Gli interventi delle amministrazioni pubbliche possono influire sul surplus, sia del consumatore che del produttore.
In particolare dazi, imposte specifiche o ad valorem, contingenti di importazione, prezzi minimi e prezzi massimi hanno tutti degli effetti sull’equilibrio, sulle quantità offerte/domandate, e quindi anche sul surplus del consumatore/produttore.

Come si calcola il surplus del consumatore?

Il calcolo consiste nel calcolo dell’area di un triangolo (quando il surplus è rappresentato da un triangolo). Ne abbiamo parlato in un post dedicato all’argomento. Inoltre c’è anche un video su YouTube con un esercizio svolto sul calcolo del surplus del consumatore.

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