Il surplus del consumatore è la differenza (positiva)tra il prezzo che i soggetti sono disposti a pagare per un determinato bene, e il prezzo che effettivamente pagano.
In questo post, arriveremo passo per passo a capire appieno il surplus del consumatore.
L’argomento collegato del surplus del produttore è trattato in questo post.
Puoi trovare tutti i post relativi alla microeconomia nella pagina dedicata MICROECONOMIA 101. Inoltre, per qualsiasi domanda, non esitare a contattarmi!
In fondo al posto troverai anche un’infografica riassuntiva del surplus del consumatore (che però dovresti guardare soltanto dopo aver letto il post!), e un video che lo spiega molto brevemente.
Ma torniamo al surplus del consumatore. Ecco la tabella dei contenuti del post.
Contenuti del post
- Il prezzo di riserva
- Il prezzo di mercato
- Il surplus del consumatore
- L’area di surplus del consumatore
- L’area di surplus e la curva di offerta
- Come si calcola l’area di surplus del consumatore?
- Surplus del consumatore e spostamento della curva di offerta
- Surplus del consumatore e spostamento della curva di domanda
- Note molto importanti
- Infografica sul surplus del consumatore
- Video sul surplus del consumatore
- Domande e risposte sul surplus del consumatore
Il prezzo di riserva
Ciascun consumatore è disposto a pagare un determinato prezzo per un bene.
Il prezzo che il consumatore è disposto a pagare è detto “prezzo di riserva“.
È possibile che testi diversi lo chiamino diversamente, ma il concetto rimane uguale.
Ad esempio, un consumatore (chiamiamolo Piero)è disposto a comprare un cono gelato al prezzo di 5 €.
*Questo “prezzo di riserva” non è esplicitato; significa semplicemente che Piero, date le sue preferenze, sarebbe disposto a pagare fino a 5 € per un cono gelato. Se costasse di più, per lui sarebbe troppo. Se il prezzo è di 5€ o meno, Piero comprerà il cono.
Nel grafico seguente, vediamo il prezzo di riserva di un ipotetico consumatore rappresentato nell’asse del prezzo. Tutti i punti che si trovano al di sopra del prezzo di riserva, sono i prezzi troppo alti per questo specifico consumatore. Mentre quelli al di sotto sono quelli compatibili con il prezzo di riserva.

Notiamo che il prezzo di riserva rappresentato nel grafico, si riferisce ad un consumatore ipotetico. Ovviamente, ci saranno consumatori disposti a pagare di più (quindi il punto sarà più in alto nell’asse del prezzo), o di meno (quindi il punto sarà più in basso).
Ad esempio, ci possono essere consumatori come Piero disposti a pagare più di 5 € per un cono gelato, e consumatori ai quali il gelato piace poco, i quali saranno disposti a pagare al massimo 1 €, oppure 0,50 €, oppure ancora 0,0000001 € (quei consumatori ai quali il gelato non piace per niente).
Il prezzo di mercato
Il prezzo di mercato, come abbiamo visto nel post relativo alla domanda e all’offerta, è dato dall’incontro tra la domanda e l’offerta.
Ipotizziamo che il prezzo di mercato sia inferiore al prezzo di riserva di questo consumatore ipotetico.
Questo significa che il consumatore è disposto a pagare una certa cifra per avere un certo bene, e quella che in realtà dovrà pagare è inferiore.

La porzione dell’asse evidenziata in verde è la differenza tra il prezzo di riserva e il prezzo di mercato.
È ovvio che la differenza può essere positiva, oppure negativa (prezzo di riserva inferiore al prezzo di mercato). Se il prezzo di riserva è inferiore al prezzo di mercato, quei consumatori semplicemente non compreranno il bene, perché non sono disposti a pagare il prezzo di mercato, date le loro preferenze.
Tornando all’esempio di Piero, che era disposto a pagare 5 € per il cono gelato (prezzo di riserva), se il prezzo di mercato dei coni gelato fosse 3 €, la differenza sarebbe di 2 €.
Il surplus del consumatore
Finora abbiamo visto cosa sia il prezzo di riserva, e abbiamo preso come esempio il prezzo di riserva di un consumatore ipotetico. E abbiamo visto che questo prezzo di riserva è superiore al prezzo di mercato.
Quindi, il surplus di questo specifico consumatore ipotetico (e di tutti gli altri consumatori che hanno lo stesso prezzo di riserva)è rappresentato dall’area compresa tra i due prezzi, e la curva di domanda
Surplus del consumatore = prezzo di riserva – prezzo di mercato
Vediamolo meglio nel seguente grafico.

L’area rappresentata in verde è il surplus del consumatore. Tutti i consumatori che erano disposti a pagare il prezzo di riserva indicato nell’esempio (incluso il nostro consumatore ipotetico), hanno risparmiato la differenza tra quanto sono disposti a pagare, e quanto hanno effettivamente pagato (prezzo di mercato).
Tornando a Piero, era disposto a pagare 5 € per il cono gelato, ma l’ha comprato con soli 3 €. Dunque il surplus del consumatore Piero è stato di 2 €, per il numero di coni gelato che ha comprato (se avesse consumato 3 coni gelato, ad esempio, il surplus sarebbe stato di 6 €).
L’area di surplus del consumatore
Come abbiamo già detto, ci sono consumatori che sono disposti a pagare di più per il bene (e che si trovano più in alto nell’asse del prezzo)e che quindi risparmiano di più pagando il prezzo di mercato (cioè hanno un surplus maggiore).
La somma dei surplus di tutti i singoli consumatori, è data dall’area compresa tra: la curva di domanda, l’asse delle ordinate, e il prezzo di mercato.

L’area di surplus e la curva di offerta
Sappiamo che il prezzo di mercato è determinato dall’incontro tra la domanda e l’offerta, quindi inseriamo nel grafico precedente la curva di offerta, che ha determinato quello specifico prezzo di mercato (o di equilibrio).

L’area di surplus del consumatore è l’area compresa tra:
- La curva di domanda
- Il livello del prezzo di mercato
- L’asse dei prezzi (asse delle ordinate)
Come si calcola l’area di surplus del consumatore?
Il calcolo dell’area di surplus del consumatore consiste nel calcolo dell’area di un triangolo (quando il surplus del consumatore è dato da un triangolo). Abbiamo parlato di come calcolare il surplus del consumatore in un post dedicato all’argomento.
Inoltre, sul canale YouTube trovate un video in cui si svolge un esercizio sul calcolo del surplus del consumatore.
Surplus del consumatore e spostamento della curva di offerta
Cosa succede al surplus del consumatore se la curva di offerta si sposta?
Come sappiamo, uno spostamento della curva di offerta fa variare il prezzo di mercato (o di equilibrio).
Di conseguenza (a questo punto dovremo capirlo dopo quanto abbiamo detto), se il prezzo di mercato cambia, anche i surplus cambieranno.
Torniamo nuovamente a Piero, che era disposto a pagare fino a 5€ per un cono gelato.
Nell’esempio pagava 3 €, quindi aveva un surplus di 2 €.
Se anziché pagare 3 € avesse pagato 1 € il surplus sarebbe stato maggiore (in particolare 4 €).
Mentre, se il prezzo di mercato fosse stato di 5,10 € Piero non avrebbe proprio acquistato il gelato.
Questo ci fa capire che quando cambia il prezzo di mercato, il surplus può cambiare, oppure può non esserci del tutto, perché alcuni consumatori possono andare ‘fuori dal mercato‘ perché il prezzo di mercato è superiore al loro prezzo di riserva.
Spostamento della curva di offerta verso l’alto
Se la curva di offerta si sposta verso l’alto avremo un prezzo di equilibrio maggiore (indicato nel grafico sottostante con p*2), e quindi molti consumatori, che prima compravano perché avevano un prezzo di riserva maggiore o uguale al prezzo di mercato precedente (p*1)adesso non comprano più.

L’area verde è quella fetta di surplus dei consumatori che viene ‘persa’ (per completezza, una parte viene “recuperata” dal surplus del produttore, ma non è il momento di parlarne!).
Tutti quei consumatori prima compravano, e adesso sono usciti dal mercato perché il prezzo è aumentato.
L’area evidenziata in arancione è il nuovo surplus del consumatore, dopo lo spostamento della curva di offerta verso l’alto.
Spostamento della curva di offerta verso il basso
Se la curva di offerta si sposta verso il basso, il prezzo di mercato (o di equilibrio)scende, quindi i consumatori che prima non compravano perché avevano un prezzo di riserva inferiore a quello di mercato, adesso comprano, e alcuni di essi avranno un surplus.

Per fare un esempio pratico, prendiamo l’esempio di un altro consumatore, Fabio.
Fabio ha un prezzo di riserva delle patatine Pringles di 2 € a tubo. Per il momento non le compra, perché il prezzo è di 3 € a tubo.
Ad un certo punto succede qualcosa che fa spostare la curva di offerta delle patatine Pringles verso il basso (ad esempio viene introdotta un’innovazione che fa costare molto meno produrre le patatine).
Adesso le patatine Pringles costano 1 € a tubo.
Fabio inizierà a comprarle, e in più avrà un surplus di 1 € a tubo (prezzo di riserva di 2 € – prezzo di mercato di 1 €).
Surplus del consumatore e spostamento della curva di domanda
Come abbiamo visto in questo articolo, anche la curva di domanda si può spostare per vari motivi.
Gli effetti di uno spostamento della curva di domanda sono analoghi a quelli dello spostamento della curva di offerta.
Cambierà il prezzo di equilibrio, e cambieranno anche i surplus.
Per questo motivo non è necessario esplicitare ulteriormente gli effetti in questa sede. Il concetto non cambia.
Note molto importanti
Ci sono alcune note che bisogna aggiungere, che possono sembrare superficiali, ma per completezza è giusto aggiungere:
- Il surplus del consumatore NON è sempre un triangolo
Negli esempi che abbiamo visto finora, è sempre rappresentato da un triangolo, ma ci sono casi in cui la forma cambia (non è il caso di esaminarli qui, ci sarà un post specifico a proposito).
È bene tenerlo a mente. - Il surplus del consumatore cambia quando ci sono provvedimenti delle Amministrazioni pubbliche (come dei dazi, delle quote massime di vendita, dei prezzi minimi o dei prezzi massimi).
Anche di questo ci occuperemo in un post dedicato all’argomento. - La misura delle variazioni del surplus del consumatore (e del produttore)dipendono anche dalle elasticità della domanda e dell’offerta.
Se vuoi, ti consiglio questo breve video di PajHolden (in inglese)che spiega il concetto in modo molto chiaro e breve.
Infografica sul surplus del consumatore

Video sul surplus del consumatore
Domande e risposte sul surplus del consumatore
Concettualmente il surplus del consumatore è la differenza tra quanto il consumatore sarebbe disposto a spendere per un dato bene (prezzo di riserva), e quanto effettivamente spende.
Graficamente il surplus del consumatore è rappresentato dall’area delimitata da: la curva di domanda, l’asse del prezzo (ordinate)e il livello del prezzo.
Sì! Uno spostamento della curva di domanda, o della curva di offerta determina un cambiamento dell’area che definisce il surplus del consumatore.
Quando una delle due curve si sposta, ci sarà un nuovo prezzo di equilibrio del mercato, e quindi un nuovo surplus.
Sì! Gli interventi delle amministrazioni pubbliche possono influire sul surplus, sia del consumatore che del produttore.
In particolare dazi, imposte specifiche o ad valorem, contingenti di importazione, prezzi minimi e prezzi massimi hanno tutti degli effetti sull’equilibrio, sulle quantità offerte/domandate, e quindi anche sul surplus del consumatore/produttore.
Il calcolo consiste nel calcolo dell’area di un triangolo (quando il surplus è rappresentato da un triangolo). Ne abbiamo parlato in un post dedicato all’argomento. Inoltre c’è anche un video su YouTube con un esercizio svolto sul calcolo del surplus del consumatore.