🙅‍♂️ Purtroppo la risposta è sbagliata! ❌

🔎 Spiegazione: Il prodotto marginale del lavoro rappresenta la variazione di quantità prodotta al variare del fattore lavoro impiegato. Quindi si calcola dividendo la variazione di quantità prodotta (Δq)per la variazione di lavoro impiegato (ΔL).

❌ Risposta errata! 🥲

🔎 Spiegazione: Quella giusta è "Legge dei rendimenti marginali decrescenti del lavoro". Questa legge ci dice che se un’impresa continua ad aumentare un input (in questo caso il lavoro), mantenendo costanti tutti gli altri input e la tecnologia, i corrispondenti incrementi della quantità prodotta (q)finiranno per diminuire.

❌ Purtroppo la risposta è sbagliata! 🙅‍♂️

🔎 Spiegazione: Gli isoquanti più lontani dall'origine comportano maggiori quantità prodotte. Quindi è certo che l'isoquanto blu comporti una quantità maggiore rispetto a quello rosso.

🥲 Purtroppo la risposta è sbagliata! 😭

🔎 Spiegazione: Il saggio marginale di sostituzione tecnica SMST (detto anche MRTS)è la pendenza dell'isoquanto di produzione.

🥲 Purtroppo la risposta è sbagliata! ❌

🔎 Spiegazione: La quantità prodotta lungo un isoquanto di produzione è la stessa. Tutti e tre i punti lungo lo stesso isoquanto danno lo stesso output. Ciò che cambia è la combinazione di lavoro (L) e capitale (K)impiegati.

😭 Purtroppo la risposta è sbagliata! 🥲
Quella giusta è "Falso".

🔎 Spiegazione: Nel lungo periodo, se un'impresa continua a subire perdite, uscirà dal mercato, poiché non potrà sostenere i costi.

❌ Purtroppo la risposta è sbagliata! 😭

🔎 Spiegazione: I rendimenti di scala indicano come varia l’output al variare degli input. Se l’output cresce più che proporzionalmente rispetto agli input, si hanno rendimenti di scala crescenti.

❌ Purtroppo la risposta è sbagliata! 😔
Quella giusta è "Falso".

🔎 Spiegazione: Le imprese in concorrenza perfetta non hanno potere di mercato, perché il prezzo è determinato dal mercato e ogni impresa è price-taker.

🙈 Risposta errata! 😭

🔎 Spiegazione: Le economie di scala si verificano quando l’aumento della produzione consente di ridurre il costo medio per unità di output, grazie a una migliore efficienza produttiva.

🙅‍♂️ Risposta errata! ❌

🔎 Spiegazione: Nel breve periodo, le curve di costo marginale (MC), costo variabile medio (AVC) e costo totale medio (ATC) hanno generalmente un andamento a U a causa della legge dei rendimenti decrescenti.

😔 Purtroppo la risposta è sbagliata! 😭

🔎 Spiegazione: Il costo marginale indica l’incremento di costo derivante dalla produzione di un'unità aggiuntiva di output. Si calcola come la variazione del costo totale diviso per la variazione della quantità prodotta.

🙅‍♂️ Purtroppo la risposta è sbagliata! 😭
Quella giusta è "Vero".

🔎 Spiegazione: Nel mercato perfettamente concorrenziale ci sono molte imprese, e i beni prodotti sono identici (omogenei), senza differenziazione.

😭 Purtroppo la risposta è sbagliata! 🥲

🔎 Spiegazione: Un isoquanto di produzione rappresenta tutte le combinazioni di lavoro (L) e capitale (K) che permettono di ottenere lo stesso livello di produzione (q).

😱 Purtroppo la risposta è sbagliata! 🙈

🔎 Spiegazione: I rendimenti di scala costanti si verificano quando l’output cresce nella stessa proporzione degli input.

😔 Purtroppo la risposta è sbagliata! 😭

🔎 Spiegazione: Le economie di scala si verificano quando il costo medio diminuisce all’aumentare della produzione, grazie a una maggiore efficienza.

😔 Purtroppo la risposta è sbagliata! ❌
Quella giusta è "Falso".

🔎 Spiegazione: Nel breve periodo, se il prezzo di mercato è superiore al costo variabile medio (AVC), l’impresa può continuare a produrre per coprire almeno i costi variabili.

😭 Purtroppo la risposta è sbagliata! 😔

🔎 Spiegazione: Il costo fisso medio (AFC = FC / q) diminuisce con l’aumento della produzione, poiché i costi fissi vengono ripartiti su un numero maggiore di unità prodotte.

🙈 Purtroppo la risposta è sbagliata! ❌

🔎 Spiegazione: Nel lungo periodo, tutti i fattori della produzione sono considerati variabili, poiché l'impresa ha il tempo necessario per adeguare sia il capitale che il lavoro alle esigenze produttive.

😔 Purtroppo la risposta è sbagliata! 😭

🔎 Spiegazione: Questa legge afferma che, aumentando un solo input (ad esempio, il lavoro) mentre gli altri restano fissi, gli incrementi di output ottenuti da ogni unità aggiuntiva di input finiranno per diminuire.

😭 Purtroppo la risposta è sbagliata! 🥲

🔎 Spiegazione: Il prodotto marginale del lavoro (MPL) indica quanto aumenta la produzione totale (q) quando si aggiunge un'unità in più di lavoro (L), mantenendo costante il capitale (K).

L'unica tra le altre risposte che può trarre in inganno è "La produzione totale divisa per il numero di lavoratori". In realtà, quello è il prodotto medio del lavoro (APL - Average Product of Labor)

😔 Purtroppo la risposta è sbagliata! 🥲
Quella giusta è "Falso".

🔎 Spiegazione: Il costo marginale inizialmente diminuisce, ma poi aumenta a causa della legge dei rendimenti decrescenti.

🤨 Purtroppo la risposta è sbagliata! 😭

🔎 Spiegazione: Quando il prodotto marginale diventa negativo, significa che troppi input stanno causando inefficienza, riducendo la produzione totale.

❌ Risposta errata! 🙈

🔎 Spiegazione: Il prodotto marginale del lavoro (MPL) misura l'aumento della produzione quando viene impiegata un'unità aggiuntiva di lavoro, mantenendo costanti gli altri fattori.

😱 Purtroppo la risposta è sbagliata! 🥲

🔎 Spiegazione: Nel breve periodo, si assume che il capitale (K) sia un input fisso, poiché richiede tempo per essere modificato, mentre il lavoro (L) è considerato variabile.

🙅‍♂️ Purtroppo la risposta è sbagliata! 😔

🔎 Spiegazione: La funzione di produzione descrive come la quantità di output (q) varia in base ai fattori produttivi impiegati, tipicamente lavoro (L) e capitale (K): q = f(L, K).

😭 Purtroppo la risposta è sbagliata! 🥲
Quella giusta è "Falso".

🔎 Spiegazione: La funzione di produzione descrive la relazione tra input (fattori produttivi) e output (beni prodotti), non il profitto

🙈 Purtroppo la risposta è sbagliata! ❌

🔎 Spiegazione: Nel breve periodo, il capitale (K) è fisso, mentre il lavoro (L) è un input variabile. Nel lungo periodo, invece, anche il capitale può variare.

😭 Purtroppo la risposta è sbagliata! ❌
Quella giusta è "Falso".

🔎 Spiegazione: L'obiettivo dell'impresa è la massimizzazione del profitto, che è dato dalla differenza tra ricavi e costi: π = R – C. Massimizzare solo il ricavo non tiene conto dei costi sostenuti.

🥲 Risposta sbagliata! 😔

🔎 Spiegazione: I principali fattori della produzione sono lavoro (L), capitale (K) e materie prime (M). Il consumo (C) rappresenta invece l'utilizzo finale dei beni e servizi prodotti, non un fattore produttivo.

❌ Purtroppo la risposta è sbagliata! ❗️

🔎 Spiegazione: In microeconomia, si assume che l'obiettivo principale dell'impresa sia la massimizzazione del profitto, calcolato come differenza tra ricavi (R) e costi (C): π = R – C.