Classificazione delle imprese

La classificazione delle imprese può essere operata secondo diversi criteri.

Sebbene ogni impresa si distingua dalle altre perché unica e con specificità proprie, è possibile procedere a classificazioni delle imprese usando diversi parametri di riferimento.

Elencheremo qui alcune delle classificazioni possibili, che sono tra le più comuni.

CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE

Classificazione secondo la natura della produzione: settore primario, secondario e terziario

Ci siamo già occupati di questa classificazione in dettaglio nel post riguardante il modello Clark-Fisher dei settori produttivi.

Le imprese del settore primario si occupano del reperimento o della commercializzazione di risorse presenti in natura: animali, vegetali, minerali ecc…
Ne sono esempi le imprese estrattive, quelle di allevamento del bestiame, o le imprese agricole.

Il settore secondario è composto da imprese che svolgono attività di produzione di beni fisici attraverso la trasformazione di materie prime.
Ad esempio, sono imprese secondarie tutte le imprese manifatturiere, le imprese chimiche, tessili, edili, di costruzione, meccaniche ecc…

Infine, il settore terziario comprende tutte le imprese che si occupano della produzione di servizi.
Ad esempio le imprese commerciali, bancarie, di consulenza, assicurative ecc…

Spesso ci si riferisce al settore terziario avanzato (o settore quaternario)per indicare l’insieme di imprese che produce servizi basati sulle nuove tecnologie digitali, dell’informatica e delle comunicazioni (produttori di software, società di consulenza informatica ecc…).

CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE

Classificazione secondo le dimensioni: piccole, medie e grandi imprese

Classificare le imprese in modo oggettivo in base alle loro dimensioni è utile sia per esigenze di tipo statistico che per esigenze legate alle politiche pubbliche (che spesso sono indirizzate ad un determinato tipo di imprese, piuttosto che ad altre).

Non è però semplice definire con precisione la dimensione relativa di un’impresa vista la mancanza di metodi universalmente accettati per la misurazione.

L’Unione Europea, con una raccomandazione, ha adottato un’unica classificazione formale, che definisce:

  • microimprese: fino a 10 addetti e un volume d’affari oppure un totale dell’attivo patrimoniale minore o uguale a 2 milioni di euro
  • piccole imprese: tra gli 11 e i 50 addetti e un volume d’affari oppure un totale dell’attivo patrimoniale minore o uguale a 10 milioni di euro
  • medie imprese: tra i 51 e i 250 addetti e un volume d’affari inferiore a 50 milioni di euro oppure un totale dell’attivo patrimoniale inferiore a 43 milioni di euro
  • grandi imprese: le imprese che eccedono anche uno solo dei parametri suddetti
Classificazione delle PMI secondo la raccomandazione dell'unione europea - Estratto

L’UE impone un ulteriore vincolo, per cui le imprese devono rispettare il principio di indipendenza per essere considerate PMI. Ovvero non devono essere controllate da altre imprese a loro volta non identificabili come PMI.

CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE

Classificazione in base alla natura del soggetto economico dell’impresa: imprese pubbliche, private e miste

Definiamo soggetto economico dell’impresa la persona (o l’insieme di persone)che detiene il potere formale del governo dell’impresa.

Tale potere deriva dall’essere conferente e proprietario del capitale di rischio, che sta alla base del patrimonio dell’impresa.
In base a questa definizione, possiamo distinguere tra imprese:

  • Private: il proprietario è un soggetto giuridico privato:
  • Pubbliche: la proprietà è rappresentata da un soggetto giuridico pubblico (Stato, Ministeri, enti territoriali);
  • Miste: sono quelle imprese, particolarmente numerose in occidente (a seguito delle privatizzazioni)in cui la proprietà è divisa, in modi differenti, tra soggetti giuridici pubblici e soggetti giuridici privati (come ad esempio l’ENI, l’ENEL, Finmeccanica, ecc…).
  • Le imprese quotate in borsa sono una sottospecie particolare di imprese che decidono di immettere una parte, più o meno ampia, del proprio capitale nel mercato borsistico.
    Tramite la Borsa valori, qualsiasi risparmiatore privato o istituzionale può acquistare azioni di quell’impresa, divenendo così parte del suo soggetto economico.
    Quando la parte di flottante (di azioni immesse in borsa per essere negoziate)è molto ampio si parla di public company, un tipo di impresa tipica del continente americano.

CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE

Classificazione in base alla forma giuridica: imprese individuali e societarie, di persone e di capitali

Le imprese possono assumere distinte forme giuridiche, scegliendo quella che risulti più adeguata al perseguimento dei fini dell’impresa.

In particolare, sotto il profilo della forma giuridica, possiamo avere:

  • Impresa individuale
  • Forme societarie
    • Di persone
      • SS – Società Semplice
      • S.n.c. – Società in Nome Collettivo
      • S.a.s. – Società in Accomandita Semplice
    • Di capitali
      • S.R.L. – Società a Responsabilità Limitata
      • S.p.A. – Società per Azioni
      • S.a.p.a. – Società in accomandita per azioni
    • Società cooperative

Ciascuna veste giuridica ha delle specificità sotto il profilo della responsabilità patrimoniale, del governo dell’impresa, del frazionamento del capitale ecc…

CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE

Classificazione secondo l’estensione delle attività: imprese integrate, diversificate e internazionali

Si definisce impresa integrata l’impresa che ha realizzato un processo di internazionalizzazione di attività verticalmente correlate.
Esempio: una piccola impresa di trasformazione di prodotti agricoli che acquista un’impresa di allevamento di bestiame (si dice che si sta integrando a monte in questo particolare a caso, anziché a valle).

Si definisce invece impresa diversificata (o multibusiness)quell’impresa che raccoglie sotto il proprio controllo più ASA (Aree Strategiche di Affari)differenti.
Esempio: Fininvest è formata da ASA «grande distribuzione»; ASA «distribuzione cinematografica»; ASA «editoriale»; ASA «concessionarie pubblicitarie» ecc…

Infine, il percorso di sviluppo delle imprese passa spesso attraverso l’ampliamento internazionale dell’ambito competitivo (l’impresa “esce” dai confini nazionali per aggredire altri mercati all’estero), per questo si parla di imprese internazionali o globali.

CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE

Mappa concettuale

Mappa concettuale classificazione delle imprese
Mappa classificazione delle imprese

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