Una Joint Venture, in pochissime parole, è un accordo tra due o più imprese.
In questo post, nell’ordine, vedremo più nel dettaglio cosa siano le Joint Venture; i tipi di Joint Venture che esistono; a cosa servono; quali sono i vantaggi e gli svantaggi che presentano, e infine citeremo alcuni esempi di Joint Venture di successo.
Iniziamo!
Cos’è una Joint Venture
Una Joint Venture è un accordo tra due o più imprese che si mettono insieme e creano una nuova attività, condividendo il loro know-how, le proprie risorse e ovviamente i rischi.
Tipologie di Joint Venture
Per costituire una JV le imprese che ne fanno parte hanno sostanzialmente due possibilità: creare una nuova società (di cui saranno socie), oppure impegnarsi con un contratto.
Per questo motivo, parliamo di due tipi di Joint Venture:
- JV Societarie
Le imprese partecipanti (dette co-venturers) costituiscono una nuova società - JV Contrattuali
Le aziende si impegnano sottoscrivendo dei contratti per perseguire il loro obiettivo comune (senza costituire una nuova società).
Tipologie di Joint Venture in base al posizionamento orizzontale o verticale
Se le imprese partecipanti al progetto producono beni simili, o comunque nello stesso livello della filiera, allora si parla di JV orizzontali.
Queste si possono costituire se, ad esempio, c’è un progetto troppo grande per le imprese partecipanti da sole, che però diventa realizzabile se si mettono insieme.
Se invece le imprese sono collocate in diversi punti (a monte o a valle)della stessa filiera produttiva, allora si parla di JV verticale.
Si ha JV di questo tipo se un’azienda produce qualcosa che sta subito prima o subito dopo nel processo produttivo di un determinato bene o servizio.
Vantaggi e svantaggi
Vantaggi
Ovviamente, le Joint Venture esistono per un motivo: hanno dei vantaggi.
Tra i vantaggi, volendo stilare un’ennesima lista, i principali sono i seguenti:
- Un’azienda da sola potrebbe non avere le risorse (finanziarie, manageriali, di know-how)per poter entrare in un nuovo mercato o per realizzare un determinato progetto da sola;
- Potrebbero esserci dei vincoli legislativi che non permettono ad un’impresa di entrare in un mercato da sola (è l’esempio della Cina, in cui un’impresa estera è obbligata ad avere un socio cinese);
- Le imprese possono condividere il rischio dei nuovi progetti.
Svantaggi
Tuttavia, bisogna tenere anche conto dei possibili rischi associati con le Joint Venture:
- Uno dei partner potrebbe appropriarsi della tecnologia e del know-how dell’altro partner, e successivamente lasciare la joint venture. In altre parole, potrebbe usarla soltanto come strumento per rubare conoscenza, senza ambire al successo dell’iniziativa;
- Le culture d’impresa dei partner potrebbero non essere compatibili, e scontrarsi.
Riassumiamo il tutto in un’immagine:
Joint Venture e piccole e medie imprese
Ovviamente, per imprese medie e piccole, l’impresa di costituire una JV è difficile.
Specie perché si devono considerare gli aspetti legali, e si deve redigere un contratto che tenga in considerazione i vantaggi e i rischi legati a questo tipo di collaborazione.
Al fine di agevolare questo tipo di accordi anche per le piccole e medie imprese ed incentivarne l’internazionalizzazione, l’Organizzazione Mondiale del Commercio (UNCTAD – United Nations Conference on Trade and Development)ha elaborato un modello di contratto tipo al quale queste imprese possono fare riferimento.
Il contratto può essere trovato a questo link.
Esempi
Probabilmente, abbiamo già sentito parlare di JV tutti i giorni, anche senza saperlo.
Alcuni esempi di imprese che hanno creato una JV sono:
- Sony-Ericsson
- UBER-Volvo
La JV era volta a produrre auto senza guidatore, con una proprietà al 50%-50%. L’accordo era di un valore di 350 milioni di dollari;
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