La strategia secondo Mintzberg: strategia deliberata e strategia emergente

In questo post parleremo brevemente di come la strategia d’impresa venga intesa da Henry Mintzberg, uno degli studiosi di management più noti e arguti degli ultimi cinquant’anni.

In particolare vedremo come, secondo Mintzberg, la strategia non sia qualcosa di rigido, costante, formulato dall’apice dell’impresa e poi fatto eseguire, ma è piuttosto qualcosa che nasce dalle persone che lavorando nell’impresa quotidianamente risolvono problemi che poi vengono integrati nella strategia.

Cos’è la strategia?

Prima di parlare di cosa sia la strategia secondo Mintzberg, fermiamoci un attimo ad inquadrare cosa sia la strategia in generale.

Il termine strategia deriva dal greco: stratos (esercito), e agos (guidare).

Dunque letteralmente la parola strategia significa “guidare l’esercito“.

Etimologia di strategia dal greco

Nonostante l’etimologia della parola, quando parliamo di strategia, oggi, non facciamo riferimento esclusivamente all’ambito militare; tra gli altri usi, ai giorni nostri si parla di strategia anche in relazione alle imprese.

Definizione di strategia d’impresa

La strategia è un insieme di decisioni e di azioni che dovrebbero permettere alle imprese di perseguire le loro finalità.

Bisogna tenere a mente che la strategia non rappresenta un piano dettagliato, ma una somma di “principi” che dovrebbero indirizzare l’attività di impresa.

La cosiddetta mission è diversa dalla strategia d’impresa, ma può in qualche modo influenzarla.

Decisioni strategiche e decisioni operative

Le decisioni che modificano e orientano la strategia sono dette decisioni strategiche.

Alcuni esempi possono essere la definizione del mercato da servire; la scelta dei prodotti da offrire; quanto investire in ricerca e sviluppo.

Questo tipo di decisioni è diverso dalle decisioni operative, che riguardano invece i processi necessari a realizzare la strategia.

La strategia non è sempre formalizzata

Abbiamo detto quanto basta, ai fini di questo post, riguardo la strategia.

Prima di parlare della visione di strategia di Mintzberg, però, vale la pena sottolineare che la strategia non sempre è formalizzata all’interno di un’impresa.

Ci sono imprese che non mettono nero su bianco in un documento la loro strategia. Tuttavia, ciò non significa che la strategia non esista.

Può esserci comunque una strategia, anche se non è formalizzata.

Il concetto di strategia di Mintzberg

La strategia secondo la scuola tradizionale

Secondo la scuola tradizionale (o scuola di Harvard)esiste una bipartizione abbastanza netta: deliberare una strategia, e successivamente attuarla.

C’è dunque una fase di formulazione strategica, in cui si decide “cosa fare“, e successivamente una fase di “attuazione”, che consiste nel mettere in pratica la strategia precedentemente formulata.

Modello tradizionale di pianificazione strategica
Modello tradizionale di strategia

La strategia secondo Mintzberg

Mintzberg sostiene che questo approccio non sia efficace, sia perché è troppo rigido, sia perché non è ciò che effettivamente accade nelle imprese.

Strategia Mintzberg Henry
Henry Mintzberg

Secondo Mintberg, nella realtà quotidiana delle imprese, esiste una strategia deliberata, che però è soggetta a stimoli provenienti sia dall’ambiente esterno che dalla vita dell’impresa.

Parte della strategia deliberata non sarà effettivamente attuata (strategia non realizzata).

Inoltre, un’altra parte della strategia “verrà fuori” da chi partecipa alla vita dell’impresa con varie mansioni, non necessariamente dai vertici dell’organizzazione. Questa è la cosiddetta strategia emergente.

La strategia attuata, dunque, sarà la somma della strategia intenzionale (realizzata), e della strategia emergente.

Il concetto di strategia di Mintzberg risulterà più chiaro guardando il seguente grafico:

Strategia Mintzberg Grafico
da “La progettazione dell’organizzazione aziendale”, Mintzberg H., Il mulino, Bologna 1985

Il diagrama qui sopra riassume quanto detto in merito alla visione della strategia di Mintzberg.

Come vediamo, la visione della strategia di Mintzberg stravolge il classico modo di intendere la strategia, che viene intesa come qualcosa che dal vertice “ricade” sull’impresa (top-bottom).

Ho sempre sostenuto che la locuzione “pianificazione strategica” sia un ossimoro, nel senso che le strategie non vengono fuori da un processo formalizzato. La maggior parte delle strategie, e in particolare quelle interessanti, tendono ad emergere quando le persone risolvono piccoli problemi e imparano. Loro [le strategie]non arrivano come quando Mosé scende dalla montagna con le tavole della legge; le strategie vengono fuori sottoforma di piccoli pensieri che crescono e diventano un grosso cambiamento su come l’azienda vede il mondo.


Far crescere la strategia come l’erba di un giardino

C’è un libro da cui ho estratto qualche parola di Mintzberg in merito alla formazione delle strategie (il libro è “Bedtime Stories for Managers“, disponibile in inglese e tradotto in qualche altra lingua, ma non in italiano).

In particolare, c’è un paragrafo del libro (Growing Strategies Like Weeds in a Garden), che fa proprio al caso nostro, per parlare della formazione della strategia d’impresa.

Mintzberg in questo paragrafo parla di come ci siano due modelli di formulazione della strategia, e fa un’analogia con la coltivazione delle piante.

Bedtime Stories for Managers Copertina

La strategia come le piante coltivate in serra (l’approccio tradizionale)

Il primo modello è quello della “serra”. La strategia viene coltivata come delle piante in serra. C’è uno stratega (che è al vertice dell’impresa), che pianta tutte le stretegie. Gli altri manager possono usare il fertilizzante o dare consigli su come fare crescere la pianta.

La strategia cresce, come una pianta, e poi viene implementata.

Quindi gestire questo processo significa piantare la strategia con attenzione, e vederla crescere secondo i piani.

La strategia come piante selvatiche

Secondo quest’altra visione (quella di Mintzberg), le strategie all’inizion crescono come le piante di un giardino; non c’è bisogno di coltivarle in serra.

Si formano (emergono), anziché essere formulate.

In altre parole, le strategie emergono gradualmente attraverso un processo di apprendimento.

La serra, se necessaria, può venire dopo.

Queste strategie possono fare le radici in qualsiasi parte (anche inusuale)dell’impresa, dove le persone hanno la capacità di imparare e le risorse per supportare questa capacità.

Una persona all’interno di un’impresa trova una soluzione innovativa, oppure un dipendente incontra un cliente e gli viene in mente un’idea per un nuovo prodotto.
Il seme di una nuova strategia potrebbe essere piantato in questo modo.

Le idee delle persone che operano nell’impresa diventano strategie quando pervadono l’organizzazione.

Ovviamente se una strategia emergente è considerata valida, la sua propagazione può essere gestita dal management.

Quindi gestire questo processo non significa piantare le strategie in una serra e vederle crescere, ma piuttosto riconoscere le strategie emergenti, e intervenire quando è il caso.


Bibliografia


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