Recensione di “108 rintocchi” di Yoshimura Keiko

Copertina 108 rintocchi Yoshimura Keiko
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Illustrator: Andrea Calisi
Published: Novembre 2023

Mi capita a volte di leggere un libro e sentirmi come se camminassi sulle nuvole. Non avendo mai camminato sulle nuvole non so realmente cosa si provi, ma immagino sia una sensazione simile alla lettura del romanzo d’esordio di Yoshimura Keiko: “108 rintocchi“.

Durante la lettura mi sentivo come levitare, tenuto sospeso dai fili del racconto.
Sono bastati un paio di giorni per leggerlo tutto, con gusto.

Il protagonista

Sohara Mamoru (prima in cognome, poi il nome)è un figlio dell’isola, che si trova nell’arcipelago delle Izu.

Tutta la storia è ambientata in quei quattro chilometri quadrati, e concentrata nei tre giorni che precedono il capodanno.

Nell’isola vivono pochi abitanti, viste anche le difficoltà della vita quotidiana in un lembo di terra così piccolo e remoto, sovrastato da un vulcano.

Chi può si trasferisce sulla terraferma, e quelli che rimangono si distribuiscono i compiti, facendo anche due lavori, oltre a collaborare tutti alla produzione di olio di camelie, che abbondano sull’isola.

Il narratore è esterno e onnisciente, e ci fa conoscere pian piano il protagonista del racconto narrando la sua vita quotidiana.

Sohara è in fibrillazione per il capodanno, perché sua figlia tornerà sull’isola per i festeggiamenti, tempo permettendo, e anche perché compirà sessantadue anni. È infatti nato al centoottesimo rintocco della campana, subito dopo la mezzanotte.

I 108 rintocchi

108 rintocchi di Yoshimura Keiko - Campana buddista

I 108 rintocchi sono per i buddisti un po’ come il classico countdown che si fa in tutte le case italiane il trentuno dicembre, in cui si contano a voce alta i dieci secondi che mancano allo scoccare della mezzanotte.

I rintocchi, però, hanno anche un significato più profondo: vengono suonati nei santuari buddisti da campane di bronzo, e ciascun rintocco corrisponde alle passioni delle quali l’uomo si deve liberare. centosette vengono suonati prima della mezzanotte, e il centoottesimo subito dopo.

Sohara: un persona speciale

Sohara aveva passato tutta la vita (a parte una breve parentesi sulla terraferma)ad aggiustare le cose dell’isola: saracinesche, tatami, tetti, ma riusciva anche ad aggiustare le persone, cogliendo il senso profondo dei loro desideri, e delle loro fragilità.

Insomma, Sohara è un uomo per bene. Una di quelle persone immaginarie che ci piacerebbe tanto incontrare nella vita reale.

“Tutto si guasta, tutto si rompe. Si rompono sia le cose che le persone, Sohara lo sapeva bene.”

È abitudine di Sohara tenere un piccolo taccuino nascosto, in cui annota tutte le cose che, se “aggiustate”, possono rendere i figli dell’isola più felici, come il vecchio Nozato, che in giovinezza aveva vissuto con una sola passione: il ciclismo, ma ora non può più salire su una bici per via della sua età, e un giorno magicamente qualcuno gli fa trovare una bicicletta con le rotelle che gli permette di nuovo di sfrecciare su due (o meglio quattro)ruote, o come il vecchio maestro di Sohara, Kawakami, cui scivolano gli oggetti dalle mani, e a volte quelli importanti si trovano intatti, aggiustati, e il maestro si chiede chi sarà stato a farlo.

Sohara ha dedicato la sua vita agli altri, non solo alla figlia Toka e alla moglie Yoko, ma si è speso per la felicità dei figli dell’isola.

Una lettera arrivata il giorno prima di capodanno, però, lo fa piombare in una disperazione senza precedenti, che gli fa dubitare del significato della sua vita.

I figli dell’isola, però, gli riserveranno un finale inaspettato.

Considerazioni su 108 rintocchi di Yoshimura Keiko

In definitiva, personalmente penso che sia un bel romanzo di esordio, ideale per chi ama uno stile di scrittura chiaro e immersivo.

Leggendo non si pensa più a cosa ci sta intorno, ma soltanto al racconto e alla vita di Sohara.

Assolutamente consigliato, anche come regalo, dal momento che a volte un libro si giudica anche dalla copertina, davvero ben fatta, con una bellissima illustrazione di Andrea Calisi, che ritrae un uomo intento a leggere una lettera in un paesaggio tipico giapponese.

Overall Score

108 rintocchi

Capita a volte di leggere un libro e sentirsi come se si camminasse sulle nuvole. Quest è il caso di "108 rintocchi" di Yoshimura Keiko.

  • Trama
  • Personaggi
  • Ritmo
  • Leggibilità
  • Ambientazione

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