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La matrice BCG (o Matrice di Boston)

Copertina_Matrice_BCG

La matrice BCD (da Boston Consulting Group), o matrice di Boston, oppure ancora Growth Share Matrix, è un modello creato nel 1968 dal fondatore del BCG, Bruce Henderson.

All’apice del suo successo, la matrice veniva usata da circa la metà delle compagnie Fortune 500, e ancora oggi è parte degli insegnamenti di economia aziendale, nell’ambito della strategia, nonostante diverse critiche.

In questo post, spiegheremo in breve cos’è la matrice, quali sono le sue applicazioni pratiche, e quali sono le maggiori critiche al suo utilizzo.

Breve introduzione alla matrice BCG

La matrice BCG è uno strumento che permette di classificare le ASA (Aree Strategiche d’Affari), o le attività, oppure ancora i prodotti di un’impresa.

Si tratta di una matrice suddivisa in 4 quadranti, ciascuno dei quali contiene un simbolo che rappresenta un determinato livello di profittabilità.

Nell’asse delle ascisse (l’asse orizzontale)troviamo la quota di mercato relativa, che rappresenta la presenza dell’ASA in un dato mercato, in relazione ai competitor.
Nell’asse delle ordinate (l’asse verticale)troviamo il tasso di crescita del mercato, che misura quanto il mercato è attraente.

Suddividendo la matrice in quattro quadranti, otteniamo quattro diverse tipologie di ASA, come si può vedere nella rappresentazione grafica della matrice.

Assegnando ogni ASA (oppure ogni attività, o ciascun prodotto)a una delle categorie inserite nei quadranti, i responsabili dell’impresa possono ottenere informazioni utili per decidere dove immettere più risorse e capitali per generare il valore maggiore, ed anche per ridurre al minimo le perdite.

I quadranti della matrice BCG

Come vediamo nel grafico sovrastante, abbiamo quattro quadranti, ai quali possono essere assegnate le ASA, oppure ogni singolo prodotto.

Applicazioni pratiche della matrice BCG

Ma la matrice di Boston, nelle aziende, viene usata effettivamente?

Oppure ad oggi può essere considerato semplicemente uno schema didattico, utile soltanto ai fini di studio?

La risposta sta a metà.

Più che uno strumento operativo, la matrice BCG trova un’utile applicazione pratica per illustrare graficamente la composizione delle ASA (o delle attività, o dei prodotti)dell’impresa.

Se usata in questo modo, la matrice è ancora oggi valida.

Tuttavia, in molti semplificano troppo l’utilizzo della matrice, applicandola in altri modi, che al giorno d’oggi non le sono congeniali.

In particolare, il rischio maggiore al quale si va incontro è l’apparente implicazione che ci debba essere un bilanciamento dei quattro quadranti.
Ma di questo e di altri limiti della matrice parliamo nel seguente paragrafo, riguardante le critiche mosse alla matrice.

*Questa matrice, negli studi di marketing, viene spesso applicata al ciclo di vita del prodotto (un nuovo prodotto parte come question mark, si sviluppa e può diventare star, poi cash cow, e infine dog).*

Critiche alla matrice di Boston

Le critiche mosse a questo modello, sono numerose, specie tenendo conto del fatto che la situazione competitiva, e il tipo di imprese esistente oggi, sono molto differenti rispetto al 1968 (anno in cui la matrice è stata concepita).

Le critiche principali mosse alla matrice di Boston sono:

Domande e risposte sulla matrice di Boston

Cos’è la matrice BCG?

È uno strumento che permette di classificare le ASA (Aree Strategiche d’Affari), oppure le attività, oppure ancora i prodotti di un’azienda.

Quali sono i valori nell’asse delle ascisse e delle ordinate nella matrice BCG?

Nella matrice BCG osserviamo la quota di mercato relativa (asse delle ascisse)e il tasso di crescita del mercato (asse delle ordinate).

Chi ha inventato la matrice BCG? E quando?

La matrice è stata inventata da Bruce Henderson, fondatore del Boston Consulting Group, nel 1968.

Inoltre, se ti interessano i temi relativi all’economia aziendale, puoi visitare la pagina del sito dedicata cliccando sul pulsante seguente:

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